lunedì 1 luglio 2013

Consiglio Comunale del 1 Luglio 2013

di Elena Giusti, PDL Lastra a Signa

Il Consiglio comunale inizia con ritardo rispetto alla convocazione delle 21.30 a causa della conferenza capi gruppo, riunitasi in una saletta attigua, utile per fissare la data del prossimo consiglio e per parlare  del regolamento sulla trasparenza  e pubblicità reddituale delle cariche elettive. 

Il consigliere PD Franco Tozzi protesta per il tardivo inizio e si allontana dall’aula.
  • Presentazione manovra di bilancio (preventivo): 
Il sindaco evidenza i problemi sorti nella stesura dello stesso, poiché a d oggi non conosciamo l’effettiva l’entità del gettito IMU, non sappiamo come sarà modulata la TARES e dovremo votare un regolamento (TARES) di una tassa che il governo cambierà entro il 30 Agosto prossimo; infine, continua Nannetti, non sappiamo neanche a quanto ammonteranno i fondi che lo stato mette a disposizione dei comuni, ma nonostante tutto ciò, abbiamo deciso di non rinviare il bilancio preventivo al 30 settembre 2013, poiché gestire un comune con un esercizio provvisorio è impossibile. Nannetti auspica che il governo intervenga su IMU e TARES e che tolga ogni dubbio chiarendo chi dovrà pagare e chi no. L’IMU, secondo il sindaco, dovrebbe essere eliminata soltanto per i proprietari di un’ unica casa, e per gli altri dovrebbe essere adottata la progressività in base al patrimonio.
Il Comune di Lastra a Signa, nella nuova ripartizione comune-stato, ha ottenuto 712000 Euro dall’ IMU, ma tale somma va nel fondo di solidarietà per i comuni. Nannetti fa notare che a causa della spending rewiew, c’è un tagliodi 323000 Euro, più altri tagli che ammonteranno a 92000 Euro, con minori entrate derivanti da trasferimenti regionali; senza contare le minori entrate del comune. Tagliare significa meno servizi e allora dobbiamo alzare le aliquote IRPEF e IMU. L’IRPEF sarà modulata in maniera progressiva, con una riduzione per la prima fascia, mentre l’ IMU rimarrà invariata per la prima casa. Questa manovra ci permetterà di mantenere servizi come quelli offerti dal Centro Sociale e dagli asili nido. La TARES farà aumentare il bilancio di tre milioni di Euro.
  • Determinazione aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’imposta municipale (IMU) per l’anno 2013:
Nannetti informa che l’aliquota perle prime case è dello 0,4 per mille, mentre per le seconde case e’ salita al  1,06 per mille. Interviene il capogruppo PDL Becagli, per spiegare che la commissione preposta si è riunita e ha discusso sul regolamento. Perplessità sono sorte per questa imposizione fiscale, dato il periodo di crisi perdurante; la crisi del settore immobiliare si riversa sulle arre fabbricabili diventate inutilizzate, per cui  le aliquote andrebbero diminuite e non portate al massimo. Il regolamento è messo ai voti e ottiene l’approvazione con 13 si’ della maggioranza, contrario il PDL e il consigliere Bertelli.
  • DLGS 28/09 1998 n.360, applicazione addizionale comunale all’irpef per l’anno 2013:
Le aliquote sono state modificate seguendo scaglioni ; nello specifico, fino a 15000 Euro l’aliquota è dello 0,45, da 15000 a 28000 è dello 0,55, da 28000 a 55000  è dello 0,65, da 55000 a 75000 dello 00,75 e per chi supera i 75000 Euro è dell’ 8%. Esenti gli inferiori a 10000 Euro. Il consigliere Pdl Falcioni considera le percentuali troppo alte e troppi gli scaglioni. Nannetti risponde che gli scaglioni sono cinque poiché si è seguito l’andamento previsto dalla legge.  Favorevole tutta la maggioranza e il consigliere Bertelli, contrario il Pdl.
  
Prende la parola il presidente del consiglio Cappellini, il quale afferma la necessità , emersa durante la conferenza dei capi gruppo svoltasi prima del consiglio comunale, di redigere un ordine del giorno sul regolamento per la pubblicità e trasparenza e situazione patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, per cui si salta il punto in questione, per riprenderlo più tardi.
  •  Contenzioso Carbone-D, Ambrosi/ Comune-spese legali di giudizio-riconoscimento debiti fuori bilancio:
il Comune di Lastra a Signa è stato condannato al pagamento delle spese processuali in relazione a due contenziosi, l’uno è un annullamento di un’ ordinanza di demolizione per un supposto abuso, l’altro un diniego per una sanatoria edilizia. Il TAR ha definito improcedibile  il primo e ha dato torto al Comune di Lastra a Signa per quanto riguarda il secondo e, quindi, il Comune deve pagare le spese processuali, il cui totale ammonta a 15000 Euro, di cui 10000 per le spese legali del Comune stesso, 5000 per quelle della contro-parte. Il consigliere Pdl Buzzegoli chiede delucidazioni sulla tipologia di abuso e sulle motivazioni della sentenza. Il Sindaco non sa rispondere e l’assessore all’urbanistica non è presente, per cui prende la parola il segretario, sottolineando che tutti gli atti sono a disposizione e che, comunque, l’abuso riguarda due circostanze nella stessa area, ovvero un’ordinanza di demolizione di baracche e un diniego per una sanatoria edilizia. Votano sì al riconoscimento del debito fuori bilancio i componenti della maggioranza, contrario il PDL e astenuto Bertelli.
  •  Ordine del giorno sul regolamento per la pubblicità e trasparenza e situazione patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, redatto all’unanimità in sede di consiglio comunale e approvazione regolamento per la pubblicità e trasparenza della situazione patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo :
Becagli spiega che tale ordine del giorno prende spunto da ciò che emerso dalla riunione della commissione preposta, e cioè perplessità sulla legge nazionale che obbliga ad approvare un regolamento molto rigido uguale a quello dei grandi comuni. Becagli, in commissione si era astenuto riguardo tale regolamento e con lui il consigliere Cavoli (sempre PDL), mentre la maggioranza aveva votato a  favore. 
                                        
Di seguito il testo del documento:

Il governo, il 14 Marzo 2013 ha riordinato la disciplina e sono tenuti a presentare la loro dichiarazione dei redditi e l’ammontare del proprio patrimonio e il possesso di azioni, non soltanto i titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, ma anche il coniuge, i figli, i nipoti, i fratelli e le sorelle (il consigliere e i parenti fino al secondo grado); se questi non accettano, sul sito del comune appariranno i loro nomi e il loro no alla pubblicazione. Questo consiglio, all’unanimità, esprime perplessità e non ritiene giusta l’equiparazione dei comuni con meno di 30000 abitanti con quelli più grandi, non ritiene giusta l’estensione della dichiarazione patrimoniale e ritiene troppo elevate le sanzioni rispetto al guadagno annuo della carica elettiva. Il consigliere Lari, nonché capo gruppo del PD, sottolinea che il principio di trasparenza rischia di diventare, nella pratica, poco utilizzabile, ma la legge impone ciò, quindi volenti o nolenti, tutti dobbiamo approvarlo, pur esprimendo le suddette critiche, sulle quali siamo tutti, maggioranza ed opposizione, d’accordo.   Abbiamo condiviso questo ordine del giorno e, quindi,  anche il PDL deve approvare il regolamento. Il consigliere PDL Falcioni si sente offeso da tale regolamento e il consigliere PDL Giusti è anch’esso molto critico.  Il regolamento è approvato con 12 voti della maggioranza e quello del consigliere Bertelli; Becagli e Baronti (PDL) si astengono, Falcioni (PDL) vota no, Giusti e Buzzegoli (PDL) non partecipano al voto.