giovedì 23 gennaio 2014

Consiglio comunale del 22 Gennaio 2014



Di Elena Giusti, PDL  Lastra a Signa



Ordine del giorno:

-Dimissioni  del consigliere comunale Martelli Federica-surrogazione e convalida dell’avente diritto

-Commissione consiliare permanente numero 3  “servizi alla persona”-surroga consigliere dimissionario

-Ordine del giorno  per modifiche al regolamento edilizio in materia di lieve difformità dal titolo abilitativo, presentato dal gruppo consiliare PDL

-Interrogazione su danni fontana Piazza Garibaldi, presentata dal gruppo consiliare PDL

-Interrogazione sul pericolo radici affioranti in Via Castracane, presentata dal gruppo consiliare PDL

-Interrogazione su persone abitanti nell’ alveo del fiume Arno, presentata dal consigliere Tozzi del gruppo PD

-Interrogazione sulla mancata pulizia e illuminazione notturna di Via Diaz e Via Castracane, presentata dal consigliere Becagli del gruppo consiliare Forza Italia



-Dimissioni del consigliere comunale Martelli Federiva-surrogazione e convalida dell’avente diritto:

La suddetta è subentrata da poco al consigliere Lari, ma si è dimessa e, pertanto, subentra l’avente diritto Emanuele Caporaso. La surroga viene messa al voto: il sì è unanime. Il neo consigliere è presente e prende posto nelle fila della maggioranza.


-Commissione consiliare permanente numero 3 “servizi alla persona”-surroga consigliere dimissionario:

Caporaso entra nella suddetta commissione. Il voto favorevole è unanime.




-Ordine del giorno per modifiche al regolamento edilizio in materia di lieve difformità dal titolo abilitativo, presentato dal gruppo consiliare PDL:

Il testo completo è inserito nel resoconto del consiglio comunale del 18 Dicembre 2013 e nella sezione Ordini del giorno/Interrogazioni.

Parla il consigliere Buzzegoli (PDL), affermando che la proposta nasce da un’esigenza pratica. I proprietari di immobili che intendono vendere e che scoprono lievi difformità rispetto alla normativa vigente, sono costretti a rivolgersi ad un tecnico che redigerà una perizia e ad entrare in sanatoria, per essere regolarizzati, sostenendo delle spese, ad esempio un palazzo degli anni ’70 può essere lievemente difforme in altezza, rispetto alle leggi attuali, per cui è necessario sostenere un costo per essere in regola. Il comune di Firenze ha semplificato le norme  e ha abolito lievi difformità; anche Lastra a Signa deve farlo. L’assessore Manetti ritiene l’Ordine del giorno molto interessante, ma non è semplice da mettere in pratica. Firenze è una realtà molto diversa da Lastra a Signa ed, inoltre, esiste già una tolleranza del 2% e si trattano soltanto le lievi difformità riguardanti immobili costruiti prima del 1977. Non abbiamo, continua Manetti, la facoltà normativa di mutare il regolamento poiché il testo edilizio è regionale. A Lastra, poi, non vi sono mai stati problemi inerenti sanatorie: dal 2009 in poi c’ è stato un solo caso in cui il proprietario ha chiesto la sanatoria e ha pagato 250 Euro e sono state accertate 26 difformità e soltanto in due casi è stato applicato l’articolo 139 (accertamento di conformità in sanatoria). Manetti ribadisce il suo parere favorevole all’Ordine del giorno, spiegando che, essendoci una riserva di legge, il consiglio comunale può chiedere di modificare il regolamento all’amministrazione comunale. La richiesta sarà analizzata e saranno effettuate indagini per scoprire se questa modifica andrebbe a scavalcare la gerarchia giuridica (se c’è una legge nazionale o regionale, un amministrazione comunale non può effettuare modifiche). Buzzegoli ribadisce che Firenze ha modificato il regolamento e che senza tali modifiche, i notai ed i tecnici  ci speculano a spese dei proprietari e ciò non è giusto. Interviene il capogruppo PD consigliere Calistri che condivide l’Ordine del giorno discusso da Buzzegoli, lo considera una proposta giusta e corretta verso i cittadini, ma la modifica del regolamento urbanistico non si può fare a causa del problema esposto prima da Manetti ; comunque possiamo approfondire per capire se vi sono margini di azione. Propone, in tal senso, di apportare una modifica all’Ordine del giorno: il testo originario prevede di “chiedere al consiglio di invitare l’amministrazione comunale ad iniziare la modifica”. Calistri propone la seguente versione: “il consiglio comunale invita l’amministrazione comunale ad iniziare le procedure di modifica del regolamento previa verifica della legittimità”. Il capo gruppo di Forza Italia Becagli condivide l’ordine del giorno, ribadendo la necessità di approfondire, magari riparlandone in sede di prossimo consiglio comunale. Si decide, invece, di sospendere per pochi minuti il consiglio al fine di rendere ufficiale l’emendamento di Calistri.  Buzzegoli accetta a patto che i tempi siano stretti, anche se Manetti non assicura tale brevità.  Viene messo al voto l’emendamento: si astiene Buzzegoli, votano sì tutti gli altri presenti. Viene messo al voto l’ordine del giorno che viene approvato all’unanimità.



-Interrogazione su danni fontana Piazza Garibaldi, presentata dal gruppo consiliare PDL:

Oggetto: Interrogazione su danni Fontana Piazza Garibaldi

Premesso che in Piazza Garibaldi, a seguito del suo completo rifacimento, è stata inserita una vasca con Fontana che dopo pochissimo tempo dalla sua inaugurazione ha cessato di funzionare.

Appurato che alcune parti del suo impianto idraulico sono state rimosse e accantonate presso un piazzale Comunale.

Rilevato come detta componentistica servisse per il “riciclo” dell'acqua della fontana al fine di rendere pressochè nulla la dispersione della medesima

Atteso che anche alcune componenti di finitura della fontana risultano divelti o danneggiati

Il gruppo consiliare de “Il Popolo della Libertà” interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere:

quali siano stati gli inconvenienti che hanno indotto il Comune a rimuovere alcune componenti impiantistiche della Fontana

quali siano stati i motivi della rimozione

quale sia la funzione e l'efficienza attuale della Fontana

da quanto tempo siano state rimosse le vasche-deposito di riciclo ed il loro costo iniziale

cosa ha fatto dalla data di smontaggio la Amministrazione per riportare la fontana alla sua originaria funzione

in che modo intenda procedere per ripristinare il funzionamento dell'impianto.

Atteso infine come anche la fontana posta nella “piazzetta del Pratesi” nei pressi della “statua della Ballerina” da troppo tempo non è attiva si interroga sui motivi della sua disattivazione.

il gruppo consiliare,MATTEO LUCCHESIMARCO BUZZEGOLI



Risponde l’assessore ai lavori pubblici e al decoro Milanesi, il quale afferma che la fontana fu posta nel settembre del 2010; dopo poco tempo è accaduto che la stessa non riusciva a raccogliere tutta l’acqua per effettuare il ricircolo. Sono stati effettuati dei lavori, ma il problema si è poi ripresentato. Nel 2012 abbiamo deciso di rendere la fontana non funzionante per evitare sprechi ed è stato pianificato il montaggio di vasche di acciaio e filtri. E’ già stata fatta la gara e a breve la ditta inizierà i lavori. Delle componenti sparite l’assessore dichiara di non sapere nulla; per quanto riguarda la fontana vicina alla statua della ballerina, i problemi sono altri poiché quando l’acqua esce allaga tutta la piazzetta e ci stiamo impegnando per trovare la soluzione. Buzzegoli lamenta le troppe spese, sostenute per cose non funzionano e chiede l’importo della spesa per  ripristinare la fontana di Piazza Garibaldi; aggiunge che, con tutti  i consulenti chiamati per la realizzazione della piazza è assurdo un guasto del genere e, soprattutto, ricorda che i progetti si validano quando vanno in appalto e quindi qualcuno avrà detto sì a questo progetto. Qualcosa non ha funzionato; non è possibile che si collaudi un’opera nel 2010 e dopo 3 anni siamo a studiare risposte. Buzzegoli non ritiene esaustiva la risposta dell’assessore Milanesi e gli chiede una memoria scritta per capire meglio la situazione, riservandosi in caso contrario, di presentare un’altra interrogazione più articolata. Milanesi risponde che l’importo si aggira sui 13000 euro. Interviene Becagli (Forza Italia) ribadendo che vi sono responsabilità dei tecnici. Becagli si arrabbia poiché l’amministrazione comunale in questi 4 anni non ha fatto nulla. Buzzegoli conclude ritenendosi soddisfatto della risposta.



- Interrogazione sul pericolo radici affioranti in Via Castracane, presentata dal gruppo consiliare PDL:

Oggetto: Interrogazione su pericolo radici affioranti in Via Castracane.

Premesso che:

in Via C. Castracane ad angolo con Via A. Grandi, proseguendo in direzione Via G. Matteotti, l’asfaltatura presenta sconnessioni e rigonfiamenti in più punti a causa delle radici dei pini marittimi.

Questi alberi ubicati sul marciapiede lungo il bordo della strada sviluppano in superficie in più punti dei grossi calli radicali. Da studi in materia su situazioni analoghe sembrano essere radici avventizie secondarie sviluppate dalla pianta in conseguenza dell’asfissia radicale causata dal compattamento del terreno e dall’impermeabilizzazione dell’asfalto.

Quindi si sviluppano in superficie esclusivamente con lo scopo di assimilare l’ossigeno che non trovano negli strati più profondi. Esperti del settore botanico ricordano, come il pino marittimo sia una pianta che necessita di ampi spazi intorno a se e dia il meglio quando cresce in radure ed in praterie, lontano dalla concorrenza di altri alberi e come questa specie sia famosa per il suo apparato radicale e per i problemi che questo causa al manto stradale quando viene coltivata in prossimità di strade ed edifici.

Le radici del pino marittimo crescono inizialmente a fittone per poi espandersi superficialmente, nei primi 30-40 cm di terreno. Quando questa pianta viene trapiantata in prossimità di costruzioni può succedere che sorgano dei problemi ed è per questo che, concludono gli stessi esperti del settore botanico, è sempre sconsigliata la piantagione del pino marittimo in prossimità di strade ed edifici.

Il gruppo consiliare de “Il Popolo della Libertà” interroga il Sindaco e la Giunta:

Per sapere se e quando intenda ricorrere ad interventi di messa in sicurezza del tratto di strada in questione, in quanto i rigonfiamenti delle radici dei pini marittimi hanno incrementato il grado di pericolosità della viabilità, relativamente al transito di autoveicoli, motocicli e bicicli che, percorrendo Via Castracane, si immettono in curva verso la strada che porta a Via G. Matteotti.

Le persone, i veicoli i cicli e motocicli in transito, data la presenza in curva di evidenti rigonfiamenti, devono deviare l’ostacolo -SE LO PREVEDONO- invadendo repentinamente la corsia opposta.

La pericolosità aumenta quando nell’atto di evitare l’ostacolo sopraggiunge un’automobile dal senso di marcia opposto, col pericolo di un impatto frontale che può essere violento per il malcapitato autista-ciclista-motociclista.

Nel caso, che auspichiamo, l'A.C. intenda ripristinare il manto stradale deformato in oggetto, si richiede la tipologia degli interventi previsti, i costi e la tempistica di realizzazione.

In caso contrario si invita la Amministrazione e gli uffici competenti a considerare con la massima serietà la presente segnalazione onde evitare responsabilità oggettive in materia di sinistri stradali.

Ciò comunque a prescindere dalla scelta di rimuovere le cause dell'inconveniente illustrato auspichiamo in futuro l'utilizzo di alberi più idonei per rimuovere a monte il problema.

il gruppo consiliare,

MATTEO LUCCHESI MARCO BUZZEGOLI





Risponde l’assessore Milanesi, affermando che il problema è noto. I pini saranno abbattuti, sarà poi asfaltata la strada e sistemato il marciapiede. Il progetto è ancora da fare, quindi non posso prevedere i costi. Lucchesi (capo gruppo PDL ) è soddisfatto della risposta.



- Interrogazione su persone abitanti nell’ alveo del fiume Arno, presentata dal consigliere Tozzi del gruppo PD:

Sull’alveo dell’Arno, all’altezza della foce del Bisenzio, c’è un manufatto diroccato all’interno del quale vivono delle persone indigenti, le quali pare rubino. L’amministrazione comunale è a conoscenza della questione? E le forze dell’ordine? Cosa intende fare l’amministrazione comunale? Risponde il sindaco che l’amministrazione è a conoscenza della vicenda ed ha inviato ai Carabinieri l’interrogazione; per ora non vi sono denunce di furti o altri reati. Le persone in questione sono rumeni. Non è stato possibile lo sgombero perché non c’è abuso edilizio e non c’è pericolo per le persone che vi abitano. Gli uffici comunali effettuato un sopralluogo ed hanno notificato al proprietario la comunicazione di inizio del procedimento, ovvero il proprietario dovrà effettuare un cambio di destinazione d’uso. Il proprietario, nel frattempo, ha denunciato i rumeni per occupazione abusiva ed essi se ne sono andati. Il manufatto sarà abbattuto e non sarà più abitabile.  Tozzi è soddisfatto della risposta.



-Interrogazione sulla mancata pulizia e illuminazione notturna di Via Diaz e Via Castracane, presentata dal consigliere Becagli del gruppo consiliare Forza Italia:

I cittadini lasciano le autovetture parcheggiate in Via Diaz anche quando deve avvenire lo spazzamento, ma nessuno emette multe. La strada presenta un livello di sporcizia alto. L’illuminazione, poi, è scarsa; di tre lampioni ne funziona soltanto uno e non sempre. Lunedi’ scorso la strada è stata spazzata meglio; sarà sicuramente un caso. Cosa intende fare l’amministrazione comunale? Risponde l’assessore Milanesi, il quale afferma che nessun cittadino ha segnalato l’intermittenza del lampione; se un cittadino qualsiasi o lo stesso Becagli avessero telefonato o scritto agli uffici comunali, la lampadina sarebbe stata sostituita. L’assessore Biancalani risponde a proposito dello spazzamento e spiega che quando avviene i vigili urbani non sono ancora in servizio. Becagli risponde che due di loro potrebbero occuparsi del controllo delle strade sottoposte a spazzamento, ma Biancalani afferma che il personale non è sufficiente. Becagli è insoddisfatto della risposta.