Di Elena Giusti,
PDL Lastra a Signa
Ordine del giorno:
-Dimissioni del consigliere comunale Martelli
Federica-surrogazione e convalida dell’avente diritto
-Commissione
consiliare permanente numero 3 “servizi
alla persona”-surroga consigliere dimissionario
-Ordine del giorno per modifiche al regolamento edilizio in
materia di lieve difformità dal titolo abilitativo, presentato dal gruppo
consiliare PDL
-Interrogazione su
danni fontana Piazza Garibaldi, presentata dal gruppo consiliare PDL
-Interrogazione sul
pericolo radici affioranti in Via Castracane, presentata dal gruppo consiliare
PDL
-Interrogazione su
persone abitanti nell’ alveo del fiume Arno, presentata dal consigliere Tozzi
del gruppo PD
-Interrogazione sulla
mancata pulizia e illuminazione notturna di Via Diaz e Via Castracane,
presentata dal consigliere Becagli del gruppo consiliare Forza Italia
-Dimissioni del consigliere comunale Martelli
Federiva-surrogazione e convalida dell’avente diritto:
La suddetta è subentrata da poco al consigliere Lari, ma si
è dimessa e, pertanto, subentra l’avente diritto Emanuele Caporaso. La surroga
viene messa al voto: il sì è unanime. Il neo consigliere è presente e prende
posto nelle fila della maggioranza.
-Commissione consiliare permanente numero 3 “servizi alla persona”-surroga consigliere dimissionario:
Caporaso entra nella suddetta commissione. Il voto
favorevole è unanime.
-Ordine del giorno per modifiche al regolamento edilizio in materia di lieve difformità dal titolo abilitativo, presentato dal gruppo consiliare PDL:
Il testo completo è inserito nel resoconto del consiglio
comunale del 18 Dicembre 2013 e nella sezione Ordini del giorno/Interrogazioni.
Parla il consigliere Buzzegoli (PDL), affermando che la
proposta nasce da un’esigenza pratica. I proprietari di immobili che intendono
vendere e che scoprono lievi difformità rispetto alla normativa vigente, sono
costretti a rivolgersi ad un tecnico che redigerà una perizia e ad entrare in
sanatoria, per essere regolarizzati, sostenendo delle spese, ad esempio un
palazzo degli anni ’70 può essere lievemente difforme in altezza, rispetto alle
leggi attuali, per cui è necessario sostenere un costo per essere in regola. Il
comune di Firenze ha semplificato le norme e ha abolito lievi difformità; anche Lastra a
Signa deve farlo. L’assessore Manetti ritiene l’Ordine del giorno molto
interessante, ma non è semplice da mettere in pratica. Firenze è una realtà
molto diversa da Lastra a Signa ed, inoltre, esiste già una tolleranza del 2% e
si trattano soltanto le lievi difformità riguardanti immobili costruiti prima
del 1977. Non abbiamo, continua Manetti, la facoltà normativa di mutare il
regolamento poiché il testo edilizio è regionale. A Lastra, poi, non vi sono
mai stati problemi inerenti sanatorie: dal 2009 in poi c’ è stato un solo caso
in cui il proprietario ha chiesto la sanatoria e ha pagato 250 Euro e sono
state accertate 26 difformità e soltanto in due casi è stato applicato l’articolo
139 (accertamento di conformità in sanatoria). Manetti ribadisce il suo parere
favorevole all’Ordine del giorno, spiegando che, essendoci una riserva di
legge, il consiglio comunale può chiedere di modificare il regolamento all’amministrazione
comunale. La richiesta sarà analizzata e saranno effettuate indagini per
scoprire se questa modifica andrebbe a scavalcare la gerarchia giuridica (se c’è
una legge nazionale o regionale, un amministrazione comunale non può effettuare
modifiche). Buzzegoli ribadisce che Firenze ha modificato il regolamento e che
senza tali modifiche, i notai ed i tecnici ci speculano a spese dei proprietari e ciò non
è giusto. Interviene il capogruppo PD consigliere Calistri che condivide l’Ordine
del giorno discusso da Buzzegoli, lo considera una proposta giusta e corretta
verso i cittadini, ma la modifica del regolamento urbanistico non si può fare a
causa del problema esposto prima da Manetti ; comunque possiamo approfondire
per capire se vi sono margini di azione. Propone, in tal senso, di apportare
una modifica all’Ordine del giorno: il testo originario prevede di “chiedere al
consiglio di invitare l’amministrazione comunale ad iniziare la modifica”.
Calistri propone la seguente versione: “il consiglio comunale invita l’amministrazione
comunale ad iniziare le procedure di modifica del regolamento previa verifica
della legittimità”. Il capo gruppo di Forza Italia Becagli condivide l’ordine
del giorno, ribadendo la necessità di approfondire, magari riparlandone in sede
di prossimo consiglio comunale. Si decide, invece, di sospendere per pochi
minuti il consiglio al fine di rendere ufficiale l’emendamento di Calistri. Buzzegoli accetta a patto che i tempi siano
stretti, anche se Manetti non assicura tale brevità. Viene messo al voto l’emendamento: si astiene
Buzzegoli, votano sì tutti gli altri presenti. Viene messo al voto l’ordine del
giorno che viene approvato all’unanimità.
-Interrogazione su
danni fontana Piazza Garibaldi, presentata dal gruppo consiliare PDL:
Oggetto: Interrogazione su danni Fontana Piazza
Garibaldi
Premesso che in Piazza Garibaldi, a seguito del suo
completo rifacimento, è stata inserita una vasca con Fontana che dopo
pochissimo tempo dalla sua inaugurazione ha cessato di funzionare.
Appurato che alcune parti del suo impianto idraulico
sono state rimosse e accantonate presso un piazzale Comunale.
Rilevato come detta componentistica servisse per il
“riciclo” dell'acqua della fontana al fine di rendere pressochè nulla la
dispersione della medesima
Atteso che anche alcune componenti di finitura della
fontana risultano divelti o danneggiati
Il gruppo consiliare de “Il Popolo della Libertà”
interroga il Sindaco e la Giunta per conoscere:
quali
siano stati gli inconvenienti che hanno indotto il Comune a rimuovere alcune
componenti impiantistiche della Fontana
quali
siano stati i motivi della rimozione
quale
sia la funzione e l'efficienza attuale della Fontana
da
quanto tempo siano state rimosse le vasche-deposito di riciclo ed il loro costo
iniziale
cosa
ha fatto dalla data di smontaggio la Amministrazione per riportare la fontana
alla sua originaria funzione
in
che modo intenda procedere per ripristinare il funzionamento dell'impianto.
Atteso
infine come anche la fontana posta nella “piazzetta del Pratesi” nei pressi
della “statua della Ballerina” da troppo tempo non è attiva si interroga sui
motivi della sua disattivazione.
il gruppo consiliare,MATTEO LUCCHESIMARCO BUZZEGOLI
Risponde
l’assessore ai lavori pubblici e al decoro Milanesi, il quale afferma che la
fontana fu posta nel settembre del 2010; dopo poco tempo è accaduto che la
stessa non riusciva a raccogliere tutta l’acqua per effettuare il ricircolo. Sono
stati effettuati dei lavori, ma il problema si è poi ripresentato. Nel 2012
abbiamo deciso di rendere la fontana non funzionante per evitare sprechi ed è
stato pianificato il montaggio di vasche di acciaio e filtri. E’ già stata
fatta la gara e a breve la ditta inizierà i lavori. Delle componenti sparite l’assessore
dichiara di non sapere nulla; per quanto riguarda la fontana vicina alla statua
della ballerina, i problemi sono altri poiché quando l’acqua esce allaga tutta
la piazzetta e ci stiamo impegnando per trovare la soluzione. Buzzegoli lamenta
le troppe spese, sostenute per cose non funzionano e chiede l’importo della
spesa per ripristinare la fontana di
Piazza Garibaldi; aggiunge che, con tutti i consulenti chiamati per la realizzazione
della piazza è assurdo un guasto del genere e, soprattutto, ricorda che i
progetti si validano quando vanno in appalto e quindi qualcuno avrà detto sì a
questo progetto. Qualcosa non ha funzionato; non è possibile che si collaudi un’opera
nel 2010 e dopo 3 anni siamo a studiare risposte. Buzzegoli non ritiene esaustiva
la risposta dell’assessore Milanesi e gli chiede una memoria scritta per capire
meglio la situazione, riservandosi in caso contrario, di presentare un’altra
interrogazione più articolata. Milanesi risponde che l’importo si aggira sui
13000 euro. Interviene Becagli (Forza Italia) ribadendo che vi sono
responsabilità dei tecnici. Becagli si arrabbia poiché l’amministrazione
comunale in questi 4 anni non ha fatto nulla. Buzzegoli conclude ritenendosi
soddisfatto della risposta.
-
Interrogazione sul pericolo radici affioranti in Via Castracane, presentata dal
gruppo consiliare PDL:
Oggetto: Interrogazione su pericolo radici affioranti
in Via Castracane.
Premesso che:
in Via C. Castracane ad angolo con Via A. Grandi,
proseguendo in direzione Via G. Matteotti, l’asfaltatura presenta sconnessioni
e rigonfiamenti in più punti a causa delle radici dei pini marittimi.
Questi alberi ubicati sul marciapiede lungo il bordo
della strada sviluppano in superficie in più punti dei grossi calli radicali. Da
studi in materia su situazioni analoghe sembrano essere radici avventizie
secondarie sviluppate dalla pianta in conseguenza dell’asfissia radicale
causata dal compattamento del terreno e dall’impermeabilizzazione dell’asfalto.
Quindi si sviluppano in superficie esclusivamente con
lo scopo di assimilare l’ossigeno che non trovano negli strati più profondi. Esperti
del settore botanico ricordano, come il pino marittimo sia una pianta che
necessita di ampi spazi intorno a se e dia il meglio quando cresce in radure ed
in praterie, lontano dalla concorrenza di altri alberi e come questa specie sia
famosa per il suo apparato radicale e per i problemi che questo causa al manto
stradale quando viene coltivata in prossimità di strade ed edifici.
Le radici del pino marittimo crescono inizialmente a
fittone per poi espandersi superficialmente, nei primi 30-40 cm di terreno.
Quando questa pianta viene trapiantata in prossimità di costruzioni può
succedere che sorgano dei problemi ed è per questo che, concludono gli stessi
esperti del settore botanico, è sempre sconsigliata la piantagione del pino
marittimo in prossimità di strade ed edifici.
Il gruppo consiliare de “Il Popolo della Libertà”
interroga il Sindaco e la Giunta:
Per sapere se e quando intenda ricorrere ad interventi
di messa in sicurezza del tratto di strada in questione, in quanto i rigonfiamenti
delle radici dei pini marittimi hanno incrementato il grado di pericolosità
della viabilità, relativamente al transito di autoveicoli, motocicli e bicicli
che, percorrendo Via Castracane, si immettono in curva verso la strada che
porta a Via G. Matteotti.
Le persone, i veicoli i cicli e motocicli in transito,
data la presenza in curva di evidenti rigonfiamenti, devono deviare l’ostacolo
-SE LO PREVEDONO- invadendo repentinamente la corsia opposta.
La pericolosità aumenta quando nell’atto di evitare
l’ostacolo sopraggiunge un’automobile dal senso di marcia opposto, col pericolo
di un impatto frontale che può essere violento per il malcapitato
autista-ciclista-motociclista.
Nel caso, che auspichiamo, l'A.C. intenda ripristinare
il manto stradale deformato in oggetto, si richiede la tipologia degli
interventi previsti, i costi e la tempistica di realizzazione.
In caso contrario si invita la Amministrazione e gli
uffici competenti a considerare con la massima serietà la presente segnalazione
onde evitare responsabilità oggettive in materia di sinistri stradali.
Ciò comunque a prescindere dalla scelta di rimuovere
le cause dell'inconveniente illustrato auspichiamo in futuro l'utilizzo di
alberi più idonei per rimuovere a monte il problema.
il gruppo consiliare,
MATTEO LUCCHESI MARCO BUZZEGOLI
Risponde l’assessore Milanesi, affermando che il problema è
noto. I pini saranno abbattuti, sarà poi asfaltata la strada e sistemato il
marciapiede. Il progetto è ancora da fare, quindi non posso prevedere i costi.
Lucchesi (capo gruppo PDL ) è soddisfatto della risposta.
- Interrogazione su persone abitanti nell’ alveo del fiume
Arno, presentata dal consigliere Tozzi del gruppo PD:
Sull’alveo dell’Arno, all’altezza della foce del Bisenzio, c’è
un manufatto diroccato all’interno del quale vivono delle persone indigenti, le
quali pare rubino. L’amministrazione comunale è a conoscenza della questione? E
le forze dell’ordine? Cosa intende fare l’amministrazione comunale? Risponde il
sindaco che l’amministrazione è a conoscenza della vicenda ed ha inviato ai Carabinieri
l’interrogazione; per ora non vi sono denunce di furti o altri reati. Le
persone in questione sono rumeni. Non è stato possibile lo sgombero perché non
c’è abuso edilizio e non c’è pericolo per le persone che vi abitano. Gli uffici
comunali effettuato un sopralluogo ed hanno notificato al proprietario la
comunicazione di inizio del procedimento, ovvero il proprietario dovrà
effettuare un cambio di destinazione d’uso. Il proprietario, nel frattempo, ha
denunciato i rumeni per occupazione abusiva ed essi se ne sono andati. Il
manufatto sarà abbattuto e non sarà più abitabile. Tozzi è soddisfatto della risposta.
-Interrogazione
sulla mancata pulizia e illuminazione notturna di Via Diaz e Via Castracane,
presentata dal consigliere Becagli del gruppo consiliare Forza Italia:
I cittadini lasciano le autovetture parcheggiate in Via Diaz
anche quando deve avvenire lo spazzamento, ma nessuno emette multe. La strada
presenta un livello di sporcizia alto. L’illuminazione, poi, è scarsa; di tre
lampioni ne funziona soltanto uno e non sempre. Lunedi’ scorso la strada è
stata spazzata meglio; sarà sicuramente un caso. Cosa intende fare l’amministrazione
comunale? Risponde l’assessore Milanesi, il quale afferma che nessun cittadino
ha segnalato l’intermittenza del lampione; se un cittadino qualsiasi o lo
stesso Becagli avessero telefonato o scritto agli uffici comunali, la lampadina
sarebbe stata sostituita. L’assessore Biancalani risponde a proposito dello
spazzamento e spiega che quando avviene i vigili urbani non sono ancora in
servizio. Becagli risponde che due di loro potrebbero occuparsi del controllo
delle strade sottoposte a spazzamento, ma Biancalani afferma che il personale
non è sufficiente. Becagli è insoddisfatto della risposta.